DOCUMENTARY FILM BY MOHA MUGHA
FILM
Il film di "mio fratello" Moha dove sono attore involontario
The film of my "brother" Moha where I'm unwilling actor
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie fino a quando libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi." * Vittorio Arrigoni * Vik
domenica 20 maggio 2012
venerdì 11 maggio 2012
STAY HUMAN
STAY
HUMAN
Here my commentary on stay human. (in Italian)
First
of all I want to thank Fulvio Renzi, curator of the project STAY
HUMAN – THE READING MOVIE for giving me this opportunity.
Then,
for all people who are now probably asking for who I am, my name is
Paolo and I recently went to Palestine, to Hebron to be exact, with
the ISM (INTERNATIONAL SOLIDARITY MOVEMENT), the same association
which Vik belonged to.
During
my experience in West Bank I wondered many times what it meant to
stay human, but more importantly I wondered how to stay human.
Because it was not easy to stay human every time I saw a Israeli
soldier or settler to humiliate, to offend, to treat or mistreat the
Palestinian more like animals than human beings. Or every time I saw
a Palestinian home demolished... So I thought that if I knew how to
stay human than I understood what it meant to stay human.
Well,
for me to stay human means don't turn our back when we are witness of
injustice, it means not to abandon the victims of violence, it means
to stay always on the side of the weakest, on the side of the
suffering people, on the side of those who are oppressed and never on
the side of artful, violent or bully people, the bully or the
powerful people, because the history has taught us that nearly always
the powerful people are also the bullies.
To
stay human also means to look at ourselves and discover that we still
have a heart, to discover that we are more interested about the human
relationships than money or success in life, to stay human means to
be with a clear conscience, to be at peace with ourselves, believing
we have always done what we think is right rather than what is
imposed on us in some way from society patterns which are corrupt,
violent and even coward.
To
stay human means to find ourselves with a life filled with friends
and people who love us rather than to find ourselves, perhaps with an
important job, rich, but alone or surrounded by people who fear or
hate us.
To
stay human means essentially to be able to look at our own eyes and
don't feel shame.
But
I'd like to conclude my brief comment with a piece of a Vik's
sentence. Vik once wrote: we
will continue to
make
poems of
our
lives,
until
freedom will not be
recited
on
the broken
chains of
all
oppressed peoples.
That's
it, for me stay human mean to continue to make poems of our lives.
Ciao
domenica 29 aprile 2012
GREETINGS
SEE YOU SOON PALESTINE
Questo è il post più difficile.
Il post dei saluti.
Il momento di partire, il momento di lasciare la Palestina, alla fine è arrivato. Fra pochi giorni tornerò in Italia (o sono già tornato? "Cara" polizia israeliana di confine, non voglio rendervi il lavoro così semplice...).
Ma non mi fermerò in Italia, dopo poco riprenderò un aereo e volerò in Sud America, un continente a me caro, dove ho vissuto e lasciato il cuore e tanti ricordi stupendi, un continente che mi ha cambiato la vita.
Lavorerò, incontrerò persone, e indossando sempre la mia kefiah parlerò con più gente possibile perchè anche dall'altra parte dell'oceano sappiano cosa succede in Palestina, sperando così che tutte le persone che subiscono continuamente la violenza del potere, possano un giorno unirsi in una lotta comune per la conquista del rispetto dei diritti umani e della libertà.
Saluto e abbraccio i palestinesi tutti che mi hanno accolto come un figlio, e i miei compagni dell'ISM, che rimarranno sempre nel mio cuore: ritornerò presto, non perchè voi abbiate bisogno di me, che sono uno dei tanti, ma piuttosto perchè io ho bisogno di voi. Mi avete insegnato cosa è la libertà e non posso più vivere senza.
Non so se riuscirò a continuare a scrivere su questo blog, magari dandovi notizie di ciò che succede in Sud America, quindi per il momento vi saluto e vi ringrazio di avermi letto.
Un abbraccio grande e resistente da... qualche parte del mondo.
SEE YOU SOON PALESTINE
This is the most difficult post I've never written.
The post of the greetings.
The time to leave, time to fly away from Palestine, finally is coming. In a few days I'll go back to Italy (or maybe I've already left? "Dear" Israeli border police, I don't want to make your job easy...).
But I'll not stop in Italy, shortly after I'll fly to South America, a continent I love, where I lived and where I left my heart and a lot of wonderful memories, a continent that changed my life.
I'll work, I'll meet people, and always wearing my kefiah I'll talk with as many people as possible so that also people on the other side of the ocean know what's happening in Palestine, with the hope that all the people, who suffer constant violence by the power, can join together to fight to conquer the respect of the human rights and the freedom.
I greet and I hug all the Palestinians who welcomed me like a child, and my ISMers comrades, which will always stay in my heart: I'll return soon, not because you need me, who I'm one of many, but rather because I need you. You taught me freedom and now I can't live without it.
I don't know if I'll be able to continue to write on this blog, giving you news about Suoth America, so now I say goodbye to you and I thank you for have read me.
A very big and resistant hug from somewhere around the world.
Questo è il post più difficile.
Il post dei saluti.
Il momento di partire, il momento di lasciare la Palestina, alla fine è arrivato. Fra pochi giorni tornerò in Italia (o sono già tornato? "Cara" polizia israeliana di confine, non voglio rendervi il lavoro così semplice...).
Ma non mi fermerò in Italia, dopo poco riprenderò un aereo e volerò in Sud America, un continente a me caro, dove ho vissuto e lasciato il cuore e tanti ricordi stupendi, un continente che mi ha cambiato la vita.
Lavorerò, incontrerò persone, e indossando sempre la mia kefiah parlerò con più gente possibile perchè anche dall'altra parte dell'oceano sappiano cosa succede in Palestina, sperando così che tutte le persone che subiscono continuamente la violenza del potere, possano un giorno unirsi in una lotta comune per la conquista del rispetto dei diritti umani e della libertà.
Saluto e abbraccio i palestinesi tutti che mi hanno accolto come un figlio, e i miei compagni dell'ISM, che rimarranno sempre nel mio cuore: ritornerò presto, non perchè voi abbiate bisogno di me, che sono uno dei tanti, ma piuttosto perchè io ho bisogno di voi. Mi avete insegnato cosa è la libertà e non posso più vivere senza.
Non so se riuscirò a continuare a scrivere su questo blog, magari dandovi notizie di ciò che succede in Sud America, quindi per il momento vi saluto e vi ringrazio di avermi letto.
Un abbraccio grande e resistente da... qualche parte del mondo.
SEE YOU SOON PALESTINE
This is the most difficult post I've never written.
The post of the greetings.
The time to leave, time to fly away from Palestine, finally is coming. In a few days I'll go back to Italy (or maybe I've already left? "Dear" Israeli border police, I don't want to make your job easy...).
But I'll not stop in Italy, shortly after I'll fly to South America, a continent I love, where I lived and where I left my heart and a lot of wonderful memories, a continent that changed my life.
I'll work, I'll meet people, and always wearing my kefiah I'll talk with as many people as possible so that also people on the other side of the ocean know what's happening in Palestine, with the hope that all the people, who suffer constant violence by the power, can join together to fight to conquer the respect of the human rights and the freedom.
I greet and I hug all the Palestinians who welcomed me like a child, and my ISMers comrades, which will always stay in my heart: I'll return soon, not because you need me, who I'm one of many, but rather because I need you. You taught me freedom and now I can't live without it.
I don't know if I'll be able to continue to write on this blog, giving you news about Suoth America, so now I say goodbye to you and I thank you for have read me.
A very big and resistant hug from somewhere around the world.
giovedì 19 aprile 2012
VIVA L'INFORMAZIONE
QUALCOSA
NON MI TORNA
C'è
qualcosa che vorrei scrivere riguardo le attenzioni che la stampa
internazionale ha riservato agli ultimi avvenimenti accaduti qui in
West Bank.
La
notizia del nostro compagno danese colpito in faccia con un fucile
M-16 e la conseguente sospensione dell'ufficiale israeliano, è stata
diffusa e condivisa da decine e decine di siti internet di
informazione, riportata da moltissimi quotidiani nazionali ed
internazionali, e mostrata da diverse televisioni anche europee.
In
Italia, ad esempio, su diversi siti internet di informazione, è
stato dato molto risalto ai due italiani (arrivati a Tel Aviv con la
Flytilla) detenuti per 12 ore nelle carceri israeliane, o al signore
italiano (sempre della Flytilla) che invece è riuscito ad entrare in
Palestina.
Finalmente
si parla di ciò che succede da queste parti, in modo che tutti
riescano a farsi un'idea di come Israele non sia in realtà una
democrazia, ma piuttosto un paese governato da fanatici razzisti che
con il terrore cercano da anni di portare avanti una pulizia etnica
inaccettabile in qualsiasi epoca storica, tanto più oggi, nel
ventunesimo secolo.
Ma
la mia paura è che se ne parli tanto adesso solo perchè sono
coinvolti gli internazionali. E quando per anni, le stesse
ingiustizie sono state subite quotidianamente dai palestinesi, perchè
nessun giornale si è scomodato? Perchè nessun ufficiale è stato
sospeso? Non siamo tutti esseri umani? Gli europei sono più
importanti dei palestinesi?
Che
schifo!
THERE
IS SOMETHIG WRONG
There's something
I want to tell about the attention that the
international press has given to recent
events happened here in the West Bank.
The news of
our Danish mate hit in the face with an M-16 rifle
and the resulting suspension of the Israeli officer, was
distributed and shared by dozens and dozens of
information websites, reported by many national and
international newspapers, and shown by
several European television stations also.
In Italy, for
example, on various websites, it has been given
much prominence to the two Italians (who
arrived in Tel Aviv with the Flytilla) imprisoned in
Israeli jails for 12 hours, or to the Italian
gentleman (always with the Flytilla), which has been
able to enter in Palestine.
At last we talk about
what happens around here, so that all people
can get an idea of how Israel is not really a
democracy, but rather a country ruled by
fanatical racists who try by terror to realize an ethnic
cleansing unacceptable in any historical period, especially
in the twenty-first century.
But my fear is that
we speak now about Palestine only because internationals
are involved. And when every day, for years, Palestinians
were suffering the same injustices, why no newspaper reported
the news? Why no officer has been suspended? Don't
we are all human beings? Are the Europeans
more important than the Palestinians?
That's
disgusting!
domenica 15 aprile 2012
BICICLETTATA
AIUTATECI
Questo è quello che succede quando palestinesi e internazionali vogliono fare una gita in bicicletta.
Video
Video 1
Perchè tutto questo? Solo perchè stavano circolando in strade riservate agli israeliani!
Se per voi il comportamento dell'esercito israeliano è normale e giustificato, continuate tranquillamente a fare le vostre vite ma smettete di leggermi, che non serve a niente. Se invece vi indignate, per favore fate conoscere questo schifo al mondo intero intasando di telefonate, mail, messaggi o cosa volete voi le redazioni dei giornali , delle TV delle ambasciate, postate il video e le foto sui vostri blog (se ne avete), fatele vedere agli amici, inventatevi qualcosa ma iniziate anche voi ad alzare la voce, altrimenti le botte che noi prendiamo qua sono inutili. Vi prego iniziate a fare qualcosa di concreto, tutti insieme riusciremo a farci sentire!
HELP
This is what happens when Palestinians and internationals want to do a bike ride.
Video
Video 1
Why this violence? Only because they were circulating in roads only for Israelis!
If you believe that the Israeli army behavior is normal and justified, you can continue to make your lives quietly but stop to read my blog, because it's useless. If instead you're angry, please spread this shit to the whole world by phone calls, emails, or what you want and send it to editors of newspapers, TV, embassies, post the videos and the photos on your blog (if you have one), show it to your friends, invent something but you also start to raise your voice, otherwise we get a beating here needlessly. Please start to do something concrete, all together we'll be able to be felt!
venerdì 13 aprile 2012
DONATE
Marco, che ha rifiutato la deportazione forzata, ha bisogno di un avvocato che costa circa 3000 euro:
Donate
Di seguito il link all'articolo completo. (in italiano)
Italy Palsolidarity
Aiutateci se credete in quello che facciamo, grazie.
Marco, who refused the forced deportation, needs a lawyer costing about 3000 euro:
Donate
Here is the link to the full article. (in English)
Palsolidarity
Please help us if you believe in what we do.
Donate
Di seguito il link all'articolo completo. (in italiano)
Italy Palsolidarity
Aiutateci se credete in quello che facciamo, grazie.
Marco, who refused the forced deportation, needs a lawyer costing about 3000 euro:
Donate
Here is the link to the full article. (in English)
Palsolidarity
Please help us if you believe in what we do.
giovedì 12 aprile 2012
DEPORTAZIONE
VIOLENTI
E FALSI
In
questi giorni è in corso la Conferenza Internazionale per la
Resistenza Popolare di Bil'in nella quale partecipano, oltre ai
palestinesi, numerose rappresentative di vari Paesi, fra cui
l'Italia.
Il 12 aprile 2012, la Conferenza itinerante ha fatto tappa ad Hebron.
Appena
finita la pausa pranzo, i partecipanti alla Conferenza di ritorno dal
ristorante sono stati improvvisamente ed inspiegabilmente attaccati
dall'esercito israeliano.
Il
risultato di questo blitz a parte alcuni feriti, almeno 12 persone
arrestate di cui alcune rilasciate dopo poche ore.
La
polizia israeliana ha deciso in serata di confermare l'arresto di due
palestinesi, fra cui l'organizzatore della Conferenza e di due
italiani fra cui un nostro compagno dell'ISM.
Fino
a tarda serata non ci è stato possibile avere notizie precise
riguardo le loro condizioni.
Le
accuse assolutamente false a loro carico: violenza sui militari e
partecipazione a manifestazione non autorizzata.
A
parte il fatto che non era in corso nessuna manifestazione giudicate
voi dai video chi è che usa violenza.
La mattina del 13 aprile abbiamo appreso che i due italiani verranno deportati forzatamente in
Italia senza neanche avere diritto ad un processo per difendersi
dalle accuse assolutamente false!
L'ultima notizia è che uno dei due italiani ha rifiutato la deportazione, vedremo questo cosa comporterà.
L'ultima notizia è che uno dei due italiani ha rifiutato la deportazione, vedremo questo cosa comporterà.
Visto
che sono certo che a livello ufficiale non verrà fatta nessuna
protesta vi chiedo di intasare la posta dei vari quotidiani
nazionali, dell'ambasciata, dei politici e di chiunque abbia un
minimo di visibilità e “potere” per chiedere chiarezza
sull'accaduto.
È
ora che Israele la smetta con questa politica arbitraria,
dittatoriale e terrorista! È ora di alzare la voce e che un coro
di protesta popolare ricopra i loro ridicoli piagnistei di
antisemitismo quando qualcuno prova a criticare lo stato di Israele.
Il primo nemico di Israele è la sua stessa politica razzista e
inumana!
Video 1
Video 2
Video 3
Video 1
Video 2
Video 3
VIOLENT
AND FALSE
In these days
it's in progress the International Conference of Popular
Resistance in Bil'in in which, as well as
Palestinians, representing of
many different countries, including Italy are
attending.
On April 12 2012, the itinerant
Conference has stopped in Hebron.
Just after lunch, conference participants returning from the restaurant were suddenly and inexplicably attacked by the Israeli army.
The result of this blitz apart from some wounded at least 12 people arrested some of them released after a few hours.
The Israeli police decided last night to confirm the arrest of two Palestinians, including the organizer of the Conference, and two Italians including one of our ISM comrades.
Until the night it was no possible to have precise information about their conditions.
Absolutely false charges against them: violence against soldiers and participation in an unauthorized demonstration.
Apart from the fact that it was no demonstration you can judge by yourself watching the videos who is using violence.
On April 13 in the morning we have heard that the two Italians will be forcibly deported to Italy without even having the right to defend themselves against totally false charges!
Breaking news: one of the two italian men refused the deportation, we'll see the consequences of this choose.
Since I am certain that at the official level they will not protest I ask you to overload phone and mail of several national newspapers, of the embassy, of politicians and of anyone with the necessary visibility and "power" to ask for clarification about it.
Just after lunch, conference participants returning from the restaurant were suddenly and inexplicably attacked by the Israeli army.
The result of this blitz apart from some wounded at least 12 people arrested some of them released after a few hours.
The Israeli police decided last night to confirm the arrest of two Palestinians, including the organizer of the Conference, and two Italians including one of our ISM comrades.
Until the night it was no possible to have precise information about their conditions.
Absolutely false charges against them: violence against soldiers and participation in an unauthorized demonstration.
Apart from the fact that it was no demonstration you can judge by yourself watching the videos who is using violence.
On April 13 in the morning we have heard that the two Italians will be forcibly deported to Italy without even having the right to defend themselves against totally false charges!
Breaking news: one of the two italian men refused the deportation, we'll see the consequences of this choose.
Since I am certain that at the official level they will not protest I ask you to overload phone and mail of several national newspapers, of the embassy, of politicians and of anyone with the necessary visibility and "power" to ask for clarification about it.
It
is time for Israel to stop this arbitrary, dictatorial
and terrorist policy! It is time to raise our
voice and that a chorus of popular
protest covers their ridiculous whining about anti-Semitism
when someone tries to criticize the state of
Israel. The first enemy of Israel it's own racist
and inhuman policy!
mercoledì 11 aprile 2012
VIVA LA DEMOCRAZIA
CHI
È IL VIOLENTO?
Video
Queste sono le immagini e il video del tentativo di arresto in cui ho parlato nel mio post precedente.
Due
giorni dopo questo fatto hanno arrestato un nostro compagno italiano
(Vito, l'autore delle splendide foto!) scambiandolo per me con le
seguenti accuse: lancio di pietre e pestaggio di un poliziotto. Mi
avete visto nel video tirare una pietra? Mi avete visto picchiare un
poliziotto o piuttosto le ho prese e basta? Dalle foto e dal video si
vede bene chi è il violento!
La
cosa più assurda è che Vito è stato “riconosciuto” da due
militari durante il processo, nonostante in tutte le foto lui non
compaia mai e ci sono sempre io a cercare di difendere due ragazze e
mai a picchiare! Quindi nonostante nessuna prova a suo carico viene
rilasciato sotto condizione di non avvicinarsi a più di 300 metri
dalla moschea, in piano centro città, e di non partecipare a nessuna
dimostrazione!
La
stessa pena è stata inflitta anche ad un altro nostro compagno
statunitense Jospeh arrestato solo perchè camminava insieme a Vito!
La
domanda è: perchè se non ha fatto niente gli sono state comunque
date delle condizioni? La risposta ormai dovreste conoscerla: perchè
Israele è l'unica democrazia del Medio Oriente..Anche se assomiglia
incredibilmente ad una dittatura basata sul terrorizzare chiunque
appoggi pacificamente il popolo palestinese, non vi pare?
WHO
IS THE VIOLENT?
These
pictures and the video are
about the attempted
arrest mentioned in
my previous post.
Two
days after this the Israeli police arrested one of
our Italian comrade (Vito, the author of
the great pictures!) mistaking him for me with the
following charges: throwing stones and beating
a policeman. Have you seen me in the video throwing
a stone? Have you seen me beating a policeman
or rather I just have been beaten? From the pictures and
video you can clearly see who is the violent!
The craziest
thing is that Vito was "recognized" by
two soldiers during the process, in spite of all
the pictures show how he never is involved and
only me trying to defend two girls and never
beating a policeman or throwing stones!
So
despite no evidence against him he has been released under
the condition not to approach more than
300 meters from the mosque in the city
centre, and do not participate in any
demonstration!
The
same conditions have been charged on another our mate, Joseph from
USA, who was arrested just because he was walking with Vito.
The
question is: if Vito didn't do anything, why the court gave him
restriction? The answer my friends you should be know: because Israel
is the only democracy in the Middle East..Although it seems more a
dictatorship founded on terrify everyone supporting peacefully
Palestinians, don't you think so?
lunedì 9 aprile 2012
BUONA PASQUA
LA
SORPRESA NELL'UOVO
Oggi 8 Aprile 2012 ad Hebron è una Pasqua un pò particolare.
Oggi 8 Aprile 2012 ad Hebron è una Pasqua un pò particolare.
L'esercito
israeliano ha chiuso il check point che collega la parte araba della
città (la Old City) con la moschea e con Shuhada Street (la strada
dell'apartheid) fin dalle 7 la mattina impedendo ai palestinesi
l'accesso ad un'intera area della città. Nel corso della mattinata
sono stati chiusi progressivamente altri check point fino a che alle
14.30 circa hanno chiuso l'accesso ad una intera via, in pieno
centro, nella parte araba, costringendo i negozianti a chiudere anche
i negozi. Tutto questo perchè? Perchè un gruppo di coloni doveva
festeggiare la pasqua ebraica nella parte araba della città e quindi
per ragioni di sicurezza veniva impedito a qualsiasi palestinese o
internazionale di avvicinarsi ai coloni. Persone forzate a stare in
casa per ore (hanno riaperto la strada alle 18 circa) a tenere i
negozi chiusi e a non poter circolare liberamente per le strade della
propria città da un esercito di uno stato straniero.
Alle
nostre proteste dovute alla assurda situazione che si era venuta a
creare, sono seguite le prime reazioni violente da parte
dell'esercito e della polizia fino a che non hanno cercato di
arrestarci, per fortuna senza successo, a parte una nostra compagna
subito rilasciata.
Riuscite
ad immaginare la polizia e l'esercito siriano, egiziano o libanese,
tanto per fare un esempio, che in terra israeliana decidono chi può
passare in certe aree e chi no, quando può passare e quando invece è
costretto ad aspettare chiuso in casa, pena l'arresto?
Sarebbe
normale? Invece Israele non si può neanche criticare altrimenti
siamo antisemiti...
In questi giorni c'era anche Mario Monti in visita in Israele e nei Territori Occupati
(Nena News )
Ti do un consiglio Mario: invece di partecipare alle funzioni
religiose private a Gerusalemme ed andare a cena con Shimon Peres, se
vuoi veramente capire cosa succede, fatti un giro da queste parti e
guarda come vengono trattati i palestinesi e pure i tuoi
concittadini; osserva le continue umiliazioni e discriminazioni a cui
sono giornalmente costretti i palestinesi e solo dopo dai le tue
possibili soluzioni al problema
(Il Fatto Quotidiano).
Altrimenti sono solo stupide vuote parole di un ignorante che non sa
neanche di cosa sta parlando.
THE
SURPRISE IN THE EASTER EGG
Today,
April 8, 2012 in Hebron it's a little special Easter.
The
Israeli army closed the checkpoint linking the Arab side of the city
(Old City) with the mosque and Shuhada Street (the road of apartheid)
since 7 a.m. to preventing Palestinian access to an entire area of
the city.
During
the morning they closed progressively more checkpoints and about 2.30
p.m. they closed the access to an entire street in the center, on the
Arab side, forcing shopkeepers to close their the shops. And why
this? Because a group of settlers had to celebrate the Passover in
the Arab part of town, so for security reasons they prevented any
Palestinian or international from approaching to the settlers.
People forced to stay inside their house for hours (they reopened the road at about 18) to stay with their shops closed and unable to move freely through the streets of their city by some soldiers of a foreign state. Our protest, due to the absurd situation, caused the first violent reactions by the army and police until they tried to arrest us, fortunately without success, except one of our comrade immediately released.
People forced to stay inside their house for hours (they reopened the road at about 18) to stay with their shops closed and unable to move freely through the streets of their city by some soldiers of a foreign state. Our protest, due to the absurd situation, caused the first violent reactions by the army and police until they tried to arrest us, fortunately without success, except one of our comrade immediately released.
Can
you imagine, just as an example, the Syrian, Egyptian or
Lebanese police and army, that in Israeli land decide
who can go in some areas and who not, when
Israeli people can go and when they are forced to
wait quietly at home, otherwise they can be arrested? It
would be normal? But we can't criticize Israel because
if we do it we're anti-Semitic...
During these days Mario Monti is
visiting Israel and the Palestinian Occupied
Territories (Nena News) Mario,
I give you my advice: instead to attend a private church
service and to go to Jerusalem to have a dinner with
Shimon Peres, if you really want to understand
what happens, take a walk around here and look
how Palestinians and also your fellow citizen are badly
treated; look at the continuing humiliation and
discrimination to Palestinians are forced every day and
only after expose your possible solutions to the
problem (Il Fatto Quotidiano). Otherwise they are just stupid empty words
of an ignorant who does not even know what
he's talking about.
mercoledì 4 aprile 2012
SIAMO TUTTI UGUALI?
TROVA
LE DIFFERENZE
Cosa
succede ai palestinesi che, con l'aiuto di alcuni internazionali (noi
dell'ISM), cercano di occupare una casa?
In
meno di un'ora arriva un esercito.
VIDEO 1
VIDEO 1
E
cosa succede invece ai coloni israeliani che occupano una casa?
Niente!
Prima
gli vengono concesse 24 ore di tempo per evacuare (Haaretz) poi,
visto che i coloni non se ne vanno, interviene personalmente il
ministro della difesa per posporre l'evacuazione. (972 magazine)
Notate qualche differenza? Non è per caso discriminazione razziale? Non siamo tutti uguali, vero?
Notate qualche differenza? Non è per caso discriminazione razziale? Non siamo tutti uguali, vero?
E
questo è giusto o sbagliato?
Adesso
chiedo ai giornalisti italiani tanto famosi che subito gridano allo
scandalo e all'antisemitismo quando qualcuno osa criticare la
politica israeliana: questa ingiustizia non è degna di essere
commentata? Non la ritenete abbastanza importante da suscitare il
vostro interesse?
Se
la vostra risposta è no, non vi lamentate se il giorno che sarete
vittima di qualche ingiustizia sarete lasciati soli e nessuno si
interesserà al vostro problema; se qualche dittatorucolo vi
obbligherà al silenzio censurandovi o incarcerandovi, non urlate che
tanto nessuno vi sente e a nessuno interessa il vostro problema.
Anzi, ve lo sarete meritato perchè non siete mai stati giornalisti
liberi, e la libertà va conquistata, non è un prodotto usa e getta
che si trova sugli scaffali di qualche supermercato.
FIND
THE DIFFERENCES
What happens
to the Palestinians that, with the help of some
international (the ISMers), try to occupy a house?
In
less than an hour the
army arrives.
VIDEO 1VIDEO 2
On the contrary what happens to Israeli settlers who occupy a house? Nothing!
First they are granted 24
hours of time to evacuate (Haaretz) then, as the settlers do
not leave, the defense minister personally intervened to
delay the
evacuation. (972 magazine)
Notice
any difference? Probably is it racial discrimination? We
are not all equal, aren't we?
And is this right or
wrong?
Now I ask so famous Italian journalists, who
immediately cry scandal and anti-Semitism when
someone dares to criticize Israeli policy: is
this injustice not worthy to be commented? Isn't it so
important to excite your interest?
If your
answer is no, do not complain if one day you'll
be the victim of some injustice and you will be left
alone and no one will give you attention, if
some little dictator force you to silence by
censorship or jail, do not shout because no one hears and
no one cares about you and your problem. Indeed, you'll deserve
this because you have never been free, and
freedom must be gain, it is not a disposable product that
you can found on the shelves of some supermarkets.
sabato 31 marzo 2012
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